E l'uno e l'altro però dei due pensatori fecero poca parte alla donna nella evoluzione sociale di que' fortunosi tempi delle Crociate. Il Guizot tocca un motto della «preponderanza de' costumi domestici nella vita feudale,» preponderanza la quale ingenera «un progresso nella situazione della donna;» e passa via. Ma se voi volete imbattervi, Signore mie, nel vero e degno istorico del vostro dominio, tornate a Edgardo Quinet, a quello splendido suo libro delle Rivoluzioni d'Italia; e sebbene esso sia, o piuttosto per questo appunto ch'esso è, del '48, lo troverete, ve lo giuro, giovane quanto il vostro cuore. Ivi è un capitolo: Il Rinascimento sociale per via dell'amore, Genesi del mondo moderno, che è nato fatto per Voi.
«Il primo accento che segni nel Mezzodì il rinnovarsi della vita sociale - dice il bel sognatore poeta - è quello della Provenza: è dessa che ritrova e slega la parola umana. Dopo il silenzio della barbarie, non si può dir che sia una voce sonora e solenne, è piuttosto un timido accento, interrotto da lunghi intervalli, e che ancora fa saggio di sè. Il miracolo della parola non iscoppia presso i moderni come un inno, che un popolo intero sia chiamato a ripetere; ma come il monologo intimo di un'anima con sè stessa. La società antica aveva principiato con l'accordo di una nazione; la società moderna principia con l'accordo di due voci, col connubio dell'uomo e della donna nel mondo cavalleresco.» - Il mondo dei trovatori è il risveglio della società laica. - «Figli di servi quasi tutti, grazie al capriccio del genio, all'altezza del cuore, e' si trovano un momento in una relazione di fittizia uguaglianza colla aristocrazia feudale.
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