Pagina (186/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Un dì, se non di pan, d'affetto brulla,
      Ti manderà le peccata a scontare.
      O pensa, o pensa, e al forno ed alla stiaRiedi saltando, sorellina mia,
      E dei secchielli tuoi sottesso il pondoAlternando il giocondo
      De' colmi fianchi virtüoso ballo,
      Puri come cristalloSerba il corpo ed il core ad altre nozze,
      Che di singulti non ti fian già mozzeCome cotesti rei
      Abbracciamenti de' superni Dei.
     
      Ma che più va l'accesoPensier tra le grondaje
      Nuove fiabe inseguendo e nuove baje?
      Già spiovuta è la grossaAcqua, e pria che il sospeso
      Nuvolon ne rovesci un'altra scossa,
      Vi lascio con la miaBenedizion, fanciulle, e così sia.
     
     
     
     
     
     
     
     
      IN CONVENTO
     
     
      IN CONVENTO
     
     
     
     
      IN CONVENTO
     
     
      Te di prole gentil forte promessa,
      Aitante leggiadrissima fanciullaDe' tuoi freschi diciotto anni fiorita,
      Qual trasse invida mano a l'inaccessaRegïon de la Morte, a questa brulla
      Vigilia de l'estrema dipartita?
      Perchè l'agile vita,
      Perchè lasciasti il bel cielo serenoE il libero aleggiar di fronda in fronda
      De l'auretta giocondaChe ventilava il ritondetto seno?
      Chi da' cardini suoi scosse Natura,
      E viva ti ridusse in sepoltura?
     
      Tempo già fu, quando Bisanzio imbelle,
      D'oro e di gemme simulando allori,
      Il brando a eunuchi, e a mime il cor balìa,
      Che sdegnosa del volgo versipelleLunge, più lunge da' stuprati fôri
      Al deserto ogni eletta alma salìa:
      Con seco la rapìaAlta sul lezzo de le voglie umane
      Pei sentieri del Ciel nova speranza;
      Togliea romita stanza,
      E attrita il petto di ruvide lane,
      Del patir, del morire il gaudio austeroChiedeva lagrimando al monastero.
     
      Scese il Barbaro, e osò. Fu l'Occidente


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'odissea della donna
di Tullo Massarani
Editore Forzani Roma
1907 pagine 356

   





Morte Natura Bisanzio Ciel Barbaro Occidente