Pagina (247/356)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      »
      L'intesso critico, un Russo, che ha ormai cittadinanza nelle lettere francesi, Arvède Barine, v'introdurrà poi co' suoi interessanti Portraits de femmes (Paris, Hachette, 1887), assai meglio ch'io non potrei e saprei, in quella ch'ei chiama a buon diritto «psicologia di una Santa;» ritraendovi con molta discrezione, e con altrettanto rispettosa schiettezza, quella figura così intrinsecamente castiliana, doña Teresa de Abrumada Sanchez de Cepeda, figlia di gentiluomo, discendente di Re, che bimba di sett'anni vuole andar fra' Mori a essere martire, come nelle Vite dei Santi, a quattordici s'innamora pazzamente di un bel cavaliere, e a venti tiene, com'essa dice, sotto i piedi il mondo. In quella Spagna dove una governante di principe ereditario, la Duchessa di Cardona, scappa dalla finestra e va a farsi eremita in una grotta, dove le rivalità fra conventi pigliano l'aire di guerre civili, dove le macerazioni e le estasi ascetiche sono come il pane quotidiano degli spiriti più colti, Teresa è un frutto del secolo. Idea sua peraltro il consacrare la penitenza non alla propria salute ma all'altrui; suo l'abborrimento della sporcizia, peste dei monasteri; suo quel coraggio d'uomo ch'ella spende - ma con che pro? - nell'incrudelire contro sè stessa. Si può, dice il suo biografo, biasimarla, sorridere delle sue familiarità con Dio, temere i suoi influssi sulle teste giovani e senza esperienza; non si può vivere nell'intimità sua senza subire, a trecent'anni di distanza, quel fascino che soggiogava i contemporanei.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

L'odissea della donna
di Tullo Massarani
Editore Forzani Roma
1907 pagine 356

   





Russo Arvède Barine Portraits Paris Hachette Santa Teresa Abrumada Sanchez Cepeda Mori Vite Santi Spagna Duchessa Cardona Teresa Dio