(Journal des Débats del 14 giugno e 14 luglio 1864). Il 7 ottobre del 1863, centosessanta bambini sono cavati da un asilo di Varsavia, portati alla polizia, interrogati sulla condotta dei loro genitori; alcuni sono trattenuti. Da maggio a tutto settembre, in Lituania e Livonia si contano dodicimila persone strappate ai loro focolari. Le sole carceri di Wilna ne racchiudevano a' primi d'ottobre un milleduecento, di cui più di cento tra donne e fanciulli. Più d'altre mille da quelle sole prigioni erano partite per la Siberia o per le compagnie disciplinari. (Journal des Débats dell'11 ottobre). Istruzioni segrete imposero in novembre al Conte di Berg d'arrestare e deportare almeno un membro, qual che si fosse, d'ogni famiglia polacca.
I detenuti sono divisi in tre classi: la prima è dei deportati in Siberia; fu visto fra loro un vegliardo di novant'anni, il padre del poeta Chencinski; questi sono collocati nei carrozzoni scoperti che servono ai cavalli e al bestiame, e per loro c'è ordine segreto che, finita la pena(?!), siano mandati come coloni sulle terre della Corona; la seconda è di signore da deportare in fondo alla Russia; esse non hanno altre vesti da quelle infuori di cui poterono in fretta coprirsi quando alla sprovvista, senza manco un interrogatorio, furono prese; la terza è di giovani ai quali (con un freddo di novembre russo) fu raso il cuoio capelluto. E convogli simili continuano a partire ogni giorno. (Journal des Débats dell'11 e 30 dicembre). In un convoglio del settembre, c'era la popolazione tutta quanta d'un villaggio: uomini, donne, fanciulli.
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