(Journal des Débats del 4 ottobre).
Ancora dieci mesi dopo, il 4 giugno 1864, il solito convoglio ebdomadario partiva da Varsavia; di tre giovani signorine, tre sorelle Guskowski, che ci dovevano essere, ce n'era, con parecchie altre signore e signorine, una sola: delle due mancanti, una dicevano che fosse morta all'ospedale, in seguito agli spietati colpi di verghe; della terza non si sapeva nulla. Era il 63mo convoglio, da Varsavia, nello spazio di un anno e mezzo. A calcolare solo trecento persone per convoglio (e quasi sempre ce n'erano stipate da quattro a cinquecento) volevano dire ventimila persone deportate, da Varsavia soltanto. Il numero dei deportati dalla Lituania intera si fa ascendere a centoventimila. (Journal des Débats del 14 giugno 1864). Ciascuna di quelle partenze soleva naturalmente avere un corteo di desolati, un accompagnamento di voci di dolore. Buona occasione per la Gazzetta di Mosca di barzellettare, e battezzar la via che mena alla stazione: Passeggio dei singhiozzi. (Journal des Débats dell'11 agosto 1864).
Ma Wilna la vinse sopra Varsavia, e vide di peggio. Suppliziato il prode Sierakowski, la sua vedova giaceva a Wilna, incinta, gravemente ammalata. Al capezzale aveva almeno delle sorelle, aveva la mamma sua. Le sono strappate e deportate in Siberia. Sola, prossima a sgravarsi... Il persecutore non è sazio. Ordine è dato che, malata com'è, sia deportata nel suo letto. Una levatrice russa le è data a custode, perchè, cammin facendo, tosto ch'ella si sgravi, il bimbo le sia tolto anch'esso dal seno, e buttato agli esposti, a Pskow, per dove si deve passare; poi, viva o morta, la madre prosegua verso la sua tomba di ghiaccio.
| |
Journal Débats Varsavia Guskowski Varsavia Varsavia Lituania Journal Débats Gazzetta Mosca Passeggio Journal Débats Wilna Varsavia Sierakowski Wilna Siberia Pskow
|