» Quelle scarpe basse, o Kotti, che il Governo per derisione accorda ai condannati, «in realtà non durano - dice il Kennan - spesso neppure una settimana sola.
Alle donne poi pare che non sempre si concedano; e potete cercare nel n. 1073, vol. XLI del Graphic (21 di giugno dell'anno 1890), a pag. 706, il disegno di un penitenziario di donne a Karsakow, riprodotto, come pare, da fotografie, con altre illustrazioni di un viaggio del signor C. W. Cole, il quale in tutta la sua Relazione si manifesta molto amico dei Russi, e non poco inclinato a un ironico disprezzo verso i condannati politici. In quel disegno si vedono parecchie donne, quali in piedi, quali sul loro giaciglio di nude tavole, a mala pena fornito di un copertojo qual si sia. Sono tutte intieramente scalze, e incatenate dal polso al malleolo.
ISELLAdella Principessa Giovanna Czetwertynska.
«Quel giorno era un giorno ridente... i profumi della primavera riempivano la tepida atmosfera... fra i rami degli alberi, fra i vaghi calici dei fiori scherzava il zefiro; il trasparente lago ondeggiava sotto il molle soffio d'un soave venticello; gli augelletti mischiavano il loro ameno canto al mormorio delle foglie... tutto era lieto, tutto era felice; il cielo azzurro si rifletteva nei limpidi ruscelli, che mormorando scorrevano intorno al prato smaltato di verdura.
«Questo luogo pareva diviso da tutta la terra, e consacrato a qualche creatura immateriale che quivi soltanto, se non in cielo, poteva soggiornare.
«Ed era così in realtà! In mezzo ad un tralcio di caprifoglio e di rose, sopra un banco di musco, stava coricata la Regina di quell'isola d'incanto.
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