« - Ih ih! quanta allegria! E me, poi, Piero, mi avevano in mente, me?
« - Voi, Signore? Poh! manco nel Pater noster!»
Così dice la leggenda, e séguita narrando come qualmente San Pietro se ne fu un'altra volta al paese de' malcontenti; ma tornò presto presto, e interrogato dal Signore, come la prima volta, se laggiù di Lui si ricordassero - «A ogni parola, Signore! - rispose - E' non facevano altro che pregare, scongiurare, ed invocare il vostro santo adjutorio.»
Così, a un di presso come a San Pietro, si può dire, Donne mie, servatis servandis, che succeda a me. Anch'io, quando vo nel paese de' malcontenti, torno a esservi a' panni subito, e non la rifinisco più di darvi noja con le lamentazioni di costoro; quando poi m'imbatto per miracolo nei contenti, mi perdo via con essi, e non trovo più il verso di riappiccare con le Signorie Vostre il discorso. Ma di codesto so che non ne porterete il corruccio. Più assai, credo, vi piacerà di sapere che la leggenda di poc'anzi la è proprio una leggenda friulana autentica e inedita, e che, mentre scrivo, io me l'ho qui sciorinata davanti nel suo bravo testo dialettale, tutto, come la versione, di mano di quella buon'anima della contessa Caterina Percoto. Oh la leggiadra scrittrice, il dilicato ingegno e il gentil cuore che fu! Dire che io ho qui sul tavolo, eredità del mio povero Tenca, un bel mazzo di letterine sue, e che le dita mi bruciano dalla gran voglia che avrei di regalarvi questi tesoretti! Ma tant'è, d'una almeno io non so frodarvi, serbando l'altre, se mai, a un Epistolario del Crepuscolo.
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