«Qui pure - scrive il Cattaneo - prima delle grandi nazioni dovevano essere i piccoli popoli, e prima dei popoli le divise tribł. E ogni tribł, che abitava una valle appartata e una landa cinta di paludi e interrotta di fiumi, ebbe a vivere primamente solitaria di lingua e di costume... Ma le rive del Po erano note ai navigatori fin da quei tempi in cui presero forma le poetiche leggende della favola greca; e pare che sotto il nome di Eridano fosse uno dei fiumi di quell'augusto orbe che la poesia popolņ de' suoi sogni. Ivi presso era approdato Antenore, fuggendo l'Asia desolata; qui le Eliadi si erano consunte in lacrime; qui la tradita Manto celava il suo nato nell'isola del lago etrusco... Verso il Ticino i nostri aborigeni si collegavano ai Liguri; lungo il basso Po fiorivano gli Umbri, aborigeni pure e tenuti i pił antichi d'Italia; i Veneti approdati dall'Asia si erano annidati nei porti della laguna; una colonia orientale, sotto il nome di Pelasghi, alle foci del Po aveva fondato Spina;... e gli Etruschi, le cui memorie cominciavano milleduecento anni avanti l'čra nostra, si dicevano venuti dalla Lidia;... ma da qualunque punto si fosse mossa, compiuto l'ordinamento delle dodici repubbliche di Toscana, la lega etrusca spinse le armi al di qua dell'Appennino fino all'Adige e alle Alpi, fondando altre dodici cittą... Teneva tutti i punti d'Italia e delle Isole, e involgeva co' suoi commerci, co' suoi riti, col suo diritto delle genti, le tribł aborigene, in tempi anteriori all'źra italo-greca.
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