Ma s'io sinceramente in que' tristi giorni sentii rimorso fin degli studii geniali, come improduttivi che pur troppo sono, e invidiai la livella dell'idraulico e alla peggio il piccone e il badile del pontiere, pur di non essere a' miei poveri conterranei disutile, penso che non è farvi ingiuria ma onore, Donne gentili, l'invocare a stimolo della solerzia virile anche la vostra parola; l'invocare sopra tutto a cooperatrice la vostra benevolenza verso i tanti che non solo di pane, ma abbisognano anche di consiglio, d'esempio, di quella quotidiana testimonianza di fratellevole solidarietà, che sola può impedir lo sfacelo della compagine sociale; compagine più visibilmente affaticata e screpolata e scossa nelle città, ma più profondamente, se anche in più cupo silenzio, scardinata nelle campagne.
GIOIRE...? MORIRE...?
L'éternité est une pendule, dont le balancier dit et redit sans cesse ces deux mots seulement, dans le silence des tombeaux: «Toujours! Jamais! - Jamais! Toujours!» Questa imagine, barocchetta anzichenò, di un predicatore poco noto a' nostri giorni, per quanto celebrato nella prima metà dello scorso secolo, il Bridaine, ebbe una singolare fortuna; essa ha offerto al Longfellow il tèma di una poesia, dove s'ode il vecchio orologio battere, col perenne oscillare del suo pendolo, questo eterno ritornello: For ever, never! Never, for ever! E il poeta vi sente dentro la vanità delle cose umane, che, attraverso le gioje e gli affanni della vita, i giuochi della fanciullezza, il tripudio dei banchetti, le varie sorti dei connubii e delle amicizie, conclude quaggiù col Mai! non lasciando speranza del Sempre! se non altrove:
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