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      Or Dio non punisce chi la pensa così? Non degrada egli lo schiavo? Non sommerge egli negli appetiti sensuali, negli istinti ciechi di quella che voi chiamate materia, metà dell'anima del povero giornaliero costretto a consumare, senza lume d'educazione, in una serie d'atti fisici, la vita divina? Trovate fede religiosa più viva nel servo Russo che non nel Polacco combattente le battaglie della patria e della Libertà? Trovate amore più fervente di Dio nel suddito avvilito d'un Papa e d'un Re tiranno, che non nel repubblicano Lombardo del dodicesimo secolo e nel repubblicano Fiorentino del decimoquarto? Dov'è lo spirito di Dio ivi è la libertà, ha detto uno dei più potenti Apostoli che noi conosciamo; e la religione ch'ei predicava decretò l'abolizione della schiavitù; chi può intendere e adorare convenientemente Dio strisciandosi ai piedi della sua creatura? La vostra non è religione, è setta d'uomini che hanno dimenticato la loro origine, le battaglie che i loro padri sostennero contro una società incadaverita, e le vittorie che riportarono trasformando quel mondo terrestre ch'oggi voi, o contemplatori, sprezzate. Qualunque forte credenza sorga fra le rovine delle vecchie esaurite, trasformerà l'ordinamento sociale esistente, perché ogni forte credenza cerca applicarsi a tutti i rami dell'attività umana; perché la terra ha cercato sempre, in ogni epoca, conformarsi al cielo in cui essa credeva; perché tutta intera la storia dell'Umanità ripete, sotto forme diverse e a gradi diversi, secondo i tempi, la parola registrata nella Orazione Domenicale del Cristianesimo: Venga il tuo regno sulla terra, o Signore, siccome è nel cielo.


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Doveri dell'uomo
di Giuseppe Mazzini
pagine 134

   





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