Lo spirito di Dio la feconda, e si manifestò sempre più puro, sempre più attivo d'epoca in epoca in essa, un giorno per mezzo d'un individuo, un altro per mezzo d'un popolo. Di lavoro in lavoro, di credenza in credenza, l'Umanità conquista via via una nozione più chiara della propria vita, della propria missione, di Dio e della sua Legge.
Dio s'incarna successivamente nell'umanità. La legge di Dio è una, sì come è Dio; ma noi lo scopriamo articolo per articolo, linea per linea, quanto più s'accumula l'esperienza educatrice delle generazioni che precedono, quanto più cresce in ampiezza e in intensità l'associazione fra le razze, fra i popoli, fra gl'individui. Nessun uomo, nessun popolo, nessun secolo può presumere di scoprirla intera: la legge morale, la legge di vita dell'umanità tutta quanta raccolta in associazione, quando tutte le forze, tutte le facoltà che costituiscono l'umana natura saranno sviluppate e in azione. Ma intanto, quella parte dell'Umanità ch'è più inoltrata nell'educazione c'insegna col suo sviluppo parte della legge che noi cerchiamo. Nella sua storia leggiamo il disegno di Dio; ne' suoi bisogni i nostri doveri: doveri che mutano o per dir meglio crescono coi bisogni, perché il nostro primo dovere sta nel concorrere a che l'Umanità salga prontamente quel grado di miglioramento e di educazione al quale Dio e i tempi l'hanno preparata.
Voi dunque, a conoscere la legge di Dio, avete bisogno d'interrogare non solamente la vostra coscienza, ma la coscienza, il consenso dell'Umanità; a conoscere i vostri doveri, avete bisogno d'interrogare i bisogni attuali dell'Umanità. La morale è progressiva come l'educazione del genere umano e di voi.
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