Se l'associazione deve schiudere la via al Progresso, essa dev'essere sottomessa all'esame e al giudizio di tutti.
E finalmente l'Associazione deve rispettare in altrui i diritti che sgorgano dalle condizioni essenziali dell'umana natura. Una associazione che violasse, come le corporazioni del medio evo, la libertà del lavoro o tendesse direttamente a restringere la libertà di coscienza potrebb'essere respinta, governativamente, dalla Nazione.
Da questi limiti in fuori, la libertà d'associazione fra' cittadini è sacra, inviolabile, come il progresso che ha vita in essa. Ogni governo che s'attentasse restringerla tradirebbe la missione sociale: il popolo dovrebbe, prima ammonirlo, poi, esaurite le vie pacifiche, rovesciarlo.
E son queste, o miei fratelli, le basi principali sulle quali poggiano i vostri Doveri, le sorgenti dalle quali scendono i vostri Diritti. Infinite sono le questioni speciali che possono sorgere nella vostra vita civile; ma non è parte di questo lavoro prevederle e aiutarvi a scioglierle. Intento unico del mio lavoro era additarvi, come fiaccole sulla via, i principii che devono predominare su tutte e nella severa applicazione dei quali troverete sempre modo di scioglierle. E parmi d'averlo fatto.
V'ho additato Dio come sorgente del Dovere e pegno d'eguaglianza tra gli uomini: - la legge morale come sorgente d'ogni legge civile, e base d'ogni vostro giudizio sulla condotta di chi fa le legge - il popolo, voi, noi, l'universalità dei cittadini che formano la Nazione, come il solo legittimo interprete della legge e sorgente d'ogni potere politico.
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