§ 4°
Il rimedio alle vostre condizioni non può trovarsi in organizzazioni generali, arbitrarie, architettate di pianta da uno o altro intelletto, contraddicenti alle basi universali adottate nel viver civile e impiantate subitamente per vie di decreti. Noi non siamo quaggiù per creare l'Umanità, ma per continuarla: possiamo e dobbiamo modificarne, ordinare meglio gli elementi costitutivi; non possiamo sopprimerli. L'Umanità è e sarà sempre ribelle a disegni siffatti. Il tempo che voi spendereste intorno a quelle illusioni, sarebbe dunque tempo perduto.
Non può trovarsi in aumenti di salarii imposti dall'autorità governativa, senz'altri cangiamenti che aumentano i capitali: l'aumento delle spese di salarii, cioè l'aumento delle spese di produzione, trascinerebbe il rincarimento dei prodotti, la diminuzione del consumo e quella quindi del lavoro per gli operai.
Non può trovarsi in cosa alcuna che cancelli la libertà, consacrazione e stimolo del lavoro: né in cosa alcuna che diminuisca i capitali, strumenti del lavoro e della produzione.
Il rimedio alle vostre condizioni è l'unione del capitale e del lavoro nelle stesse mani.
Quando la società non conoscerà distinzione fuorché di produttori e consumatori o meglio quando ogni uomo sarà produttore e consumatore - quando i frutti del lavoro, invece di ripartirsi tra quella serie d'intermediari che, cominciando dal capitalista e scendendo sino al venditore a minuto, accresce sovente del cinquanta per cento il prezzo del prodotto, rimarranno interi al lavoro - le cagioni permanenti di miseria spariranno per voi.
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