Davanti alle esigenze e ai pericoli, nella impossibilità di adottare determinazioni energiche e decisive, voi siete forzato a ordinare una lotta coperta contro l'opere vostre, contro le speranze suscitate da voi; ritorre coll'arte ciò che avete dato con vigore di volontà; contendere le conseguenze dei principî sanciti tacitamente ne' primi giorni del regno vostro. Ed è sistema in cui ricaddero necessariamente i re ogni qual volta non seppero esser tiranni, nè liberatori; ma fruttò sciagure irreparabili a tutti, esilio ad alcuni; - a due il patibolo.
E allora, quando minacciato da ogni parte e spaventato dall'isolamento, in cui v'ha messo una politica incerta, vorrete salvarvi e null'altro, cercherete voi un rifugio nell'ajuto straniero? Invocherete le baionette tedesche a puntellarvi il trono vacillante? Fatelo: giurate sommessione ad un nemico che avete sul principio sprezzato; fatevi schiavo dell'estero; ma badate, Sire! non tutte le provincie italiane son prive di mezzi per difendersi dalle aggressioni, come le popolazioni della Romagna; non tutte le occasioni troveranno il popolo inerte, e sviato da' preparativi di guerra per fede cieca in un principio che i governi han mille volte violato; badate che i popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo; badate che quando la lotta è da nazioni ad eserciti, due vittorie non bastano al assicurare la terza. O forse cercherete una condizione di vita ne' trattati che avrete(5)] stretti colla Francia? Sire, un'ora crea i patti, un'ora li rompe, dacchè fra i calcoli diplomatici e le risultanze, fra i trattati e la loro durata si è frapposto gigante l'arbitrio d'un terzo elemento sociale, che giacque inerte per molti secoli, contro il quale le alleanze, le convenzioni hanno perduta ogni realità di vigore.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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Sire Romagna Francia
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