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      Ispirate la confidenza nelle moltitudini, rimovendo ogni dubbiezza intorno alle vostre intenzioni, e invocando l'ajuto di tutti gli uomini liberi.
      Gli uomini liberi, Sire, in Italia son molti; hanno pur potenza, confessatelo, di farvi tremare sul trono; hanno potenza di rovesciare tutti quei troni che non s'appoggiano sulle bajonette straniere. Caddero, Sire, ma voi sapete il perchè: caddero traditi, venduti, perchè lottavano coi governi, e combattevano coll'armi de' generosi, e colla innocenza della virtù, mentre i governi pugnavano coll'oro, colle seduzioni, colla perfidia, coll'arti inique del delitto nascosto. Caddero perchè mancanti di capi che reggessero coll'influenza d'un nome l'impresa, e la facessero legittima agli occhi del volgo. Or che sarebbe quando tutti gli ostacoli si mostrassero calcolati ed aperti, quando essi non avessero a contrastar col potere, bensì a riunirsi con esso? Che sarebbe quando tutti vi si annodassero intorno, quando tutti usassero la loro influenza a pro vostro, quando tutti vi cacciassero ai piedi le loro vite per pagarvi del beneficio d'aver creata un'idea sublime, d'aver somministrato all'universo un nuovo tipo di grandezza, la virtù sul trono? Sire! a quel patto noi ci annoderemo d'intorno a voi: noi vi profferiremo le nostre vite: noi condurremo sotto le vostre bandiere i piccoli Stati d'Italia. Dipingeremo ai nostri fratelli i vantaggi che nascono dall'unione: provocheremo le sottoscrizioni nazionali, i doni patriotici: predicheremo la parola che crea gli eserciti, e, dissotterrate le ossa de' padri scannati dallo straniero, condurremo le masse alla guerra contro i barbari come a una santa crociata.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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