La corrispondenza correva quindi dagli Iniziati agli Iniziatori, da questi, separatamente per ciascuno, all'Ordinatore; dagli Ordinatori alla Congrega della loro circoscrizione, dalle Congreghe al Comitato Centrale. Eliminati come soverchiamente pericolosi i segni di conoscimento tra gli affratellati, una parola convenuta, una carta tagliuzzata, un tocco speciale di mano accreditavano i viaggiatori dal Comitato Centrale ai Comitati provinciali e da questi a quello: mutabili per trimestre. Le contribuzioni mensili, alle quali ogni affratellato s'astringeva a seconda dei mezzi, rimanevano pei due terzi nelle Casse dell'interno: un terzo rifluiva, o pił esattamente dovea rifluire nella Cassa Centrale per supplire alle spese d'ordine generale. La stampa doveva alimentarsi da sč colla vendita degli scritti. Un ramoscello di cipresso era, in memoria dei Martiri, il simbolo dell'Associazione. Il motto generale ORA E SEMPRE accennava alla costanza necessaria all'impresa. La bandiera della Giovine Italia portava da un lato, scritte sui tre colori italiani, le parole: LIBERTĄ, EGUAGLIANZA, UMANITĄ e dall'altro: UNITĄ e INDIPENDENZA: indicatrici le prime della missione internazionale Italiana, le seconde della nazionale. DIO e l'UMANITĄ fu fin dai primi giorni dell'Associazione la formola da essa adottata in tutte le sue relazioni esterne: DIO E IL POPOLO la formola per tutti i lavori risguardanti la Patria. Da questi due principī, applicazioni a due sfere diverse d'un solo, l'Associazione deduceva tutte le sue credenze religiose, sociali, politiche, individuali.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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