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      Pensate di riuscire con una serie di atti arbitrarî nella missione retrograda che v'assumeste di far germogliare la diffidenza dove il vincolo di fratellanza va più sempre stringendosi? o d'infondere un senso di riazione nei patrioti di tutte contrade contro quella Francia alla quale voi soli contendete fati e missione?
      O credete, uomini abbiettamente codardi, cancellarvi di sulla fronte il marchio meritato d'infamia, allontanando gli uomini che voi spingeste sull'orlo dell'abisso per abbandonarli al pericolo, gli uomini la cui presenza sul suolo francese è un sanguinoso rimprovero, un perenne rimorso per voi? Non lo sperate. Quella macchia è incancellabile; ogni giorno della vostra dominazione la fa più profonda; ogni giorno solleva una voce di proscritto per maledirvi e gridarvi:
      Seguite, seguite! Voi ci rapiste libertà, patria, esistenza: rapiteci or, se potete, anche la parola: rapiteci l'alito che ci reca un profumo della nostra terra: rapite al proscritto la sola gioja ch'ei serbi sul suolo straniero, quella d'affondare lontano sul mare lo sguardo dicendo a sè stesso: là è l'Italia! Seguite, seguite! D'una in altra umiliazione trascinatevi ai piedi dello Czar, del Papa o di Metternich; supplicate perchè vi si concedano ancora alcuni giorni d'esistenza, offrendo in ricambio oggi la libertà d'un patriota, domani la di lui testa. Seguite, seguite! Spingetevi più sempre innanzi sulla via che attraverso il disonore conduce a rovina. È necessario, perchè i popoli raggiungano salute, che voi possiate rivelarvi in tutta la nudità d'un sistema d'inganno e di bassezza nuovo in Europa.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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