Una Legge morale governa il mondo: è la Legge del PROGRESSO.
L'uomo è creato a grandi destini. Il fine pel quale è creato è lo sviluppo pieno, ordinato e libero di tutte le sue facoltà.
Il mezzo per cui l'uomo può giungere a questo intento è l'Associazione co' suoi simili.
I popoli non toccheranno il più alto punto di sviluppo sociale al quale possono mirare, se non quando saranno legati in un vincolo unico sotto una direzione uniforme regolata dagli stessi principî.
La Giovine Italia riconosce in conseguenza l'Associazione universale dei Popoli come l'ultimo fine dei lavori degli uomini liberi. Essa riconosce e inculca con ogni mezzo la Fratellanza dei Popoli.
Bensì, perchè i popoli possano procedere uniti sulla via del perfezionamento comune, è necessario ch'essi camminino sulle basi dell'Eguaglianza. Per essere membri della grande Associazione conviene esistere, avere nome, e potenza propria.
Ogni popolo, in conseguenza, deve, prima d'occuparsi dell'Umanità, costituirsi in Nazione.
Non esiste veramente Nazione senza Unità.
Non esiste Unità stabile senza Indipendenza: i despoti, a diminuire la forza dei popoli, tendono sempre a smembrarli.
Non esiste Indipendenza possibile senza Libertà. Per provvedere alla propria indipendenza è d'uopo che i popoli siano liberi, perchè essi soli possono conoscere i mezzi per serbarsi indipendenti, essi soli hanno a sagrificarsi per esserlo, e senza libertà non esistono interessi che spingano i popoli al sagrifizio.
La Giovine Italia tende in conseguenza a conquistare all'Italia l'Unità, l'Indipendenza, la Libertà.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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