Quando il potere è ereditario e nelle mani d'un solo, non v'è libertà durevole mai.
Il potere tende sempre ad aumentare e concentrarsi.
Quando il potere è ereditario, gli acquisti del primo fruttano al secondo. L'eredità del potere toglie a chi ne è rivestito la coscienza della sua origine popolare. Sottentrano per conseguenza nei Capi ereditarî interessi particolari a quelli della Nazione; e inducono una lotta che, presto o tardi, trascina la necessità d'una Rivoluzione. Ora quando una nazione compie una Rivoluzione, essa deve cercare d'imporle fine il più presto possibile, e non ha altro mezzo per questo che troncare radicalmente ogni via per la quale si possa ricadere nella lotta.
Le Rivoluzioni si fanno col Popolo pel Popolo. Per produrre vivissimo nel Popolo il desiderio della Rivoluzione conviene infondergli la certezza che la Rivoluzione si tenta per esso. Per infondergli questa certezza, è necessario convincerlo de' suoi diritti, e proporgli la Rivoluzione come il mezzo d'ottenerne il libero esercizio. È necessario per conseguenza proporre come scopo alla Rivoluzione un sistema popolare, un sistema che enunzi nel suo programma il miglioramento delle classi più numerose e più povere, un sistema che chiami tutti i cittadini all'esercizio delle loro facoltà e perciò al maneggio delle cose loro, un sistema che s'appoggi sull'eguaglianza, un sistema che impianti il Governo sul principio dell'elezione largamente inteso e applicato, ordinato nel modo meno dispendioso e più semplice.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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