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      Fu sempre abitudine della Francia monarchica di fare il male per impedire ad altri di farlo; e le monarchie dispotiche si valsero di quella vecchia tendenza per ottenere il fine voluto e rovesciarne i tristi effetti sulla monarchia costituzionale sospetta ad esse e temuta: minacciarono intervento perchè la Francia s'affrettasse ad intervenire; e riuscirono. Era anima del ministero francese Thiers. E' s'assunse di capitanare l'ignobile impresa.
      Intanto, il governo centrale (vorort), credulo alle pazze denunzie, cominciava la codarda persecuzione contro gli esuli repubblicani. Il 20 maggio ebbi avviso da un ingegnere amico in Soletta che si distribuivano cartucce alla piccola guarnigione della città prima d'avviarla a una spedizione pericolosa. Alcune ore dopo duecento soldati e una mano di gendarmi circondavano e invadevano lo stabilimento dei Bagni. V'eravamo in tre, io e i due fratelli Ruffini; ma tra l'avviso e l'arrivo, era giunto, inaspettato, dalla Francia Harro Haring: gli era stata mandata la circolare apocrifa di convocazione, ed egli avea creduto, accorrendo, di compiere il debito suo. Era munito di passaporto inglese e lo ammonii di mostrarsi ignoto a noi; se non che quand'egli udì il capo di quella forza a intimarmi di seguirlo a Soletta, ei disse il proprio nome e fu imprigionato con noi.
      Condotti nel carcere di Soletta, fummo, senza esame di sorta, lasciati liberi dopo ventiquattr'ore: la gioventù della città minacciava liberarci da sè. La lunga perquisizione nei Bagni di Grenchen non aveva scoperto un fucile, un proclama, una circolare, un solo indizio della pretesa spedizione germanica.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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