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      Cinque o sei uomini italiani stabiliti in Londra, rotti generalmente ad ogni mal fare e non curanti fuorchč di lucro, si recano di tempo in tempo in Italia. Lā, percorrendo i distretti agricoli della Liguria e delle terre parmensi, s'introducono nelle famiglie dei montagnuoli, e dove trovano i giovani figli pių numerosi, propongono i pių seducenti patti possibili: vitto abbondante, vestire, alloggio salubre, cure paterne al giovine che s'affiderebbe ad essi: una certa somma, dopo trenta mesi, pel ritorno e per compenso dell'opera prestata. E steso un contratto; se non che i poveri montagnuoli non sanno che i contratti stesi sul continente non hanno, se non convalidati dai consoli inglesi, valore alcuno in Inghilterra. Intanto, i giovani raccolti a quel modo seguono lo speculatore a Londra: ivi giunti, si trovano schiavi. Alloggiati, quasi soldati, in una stanza comune, ricevono, i giovani un organino, i fanciulli uno scojattolo o un topo bianco, gli uni e gli altri ingiunzioni di portare, la sera, al padrone una somma determinata. La mattina, hanno, prima d'uscire, una tazza di the con un tozzo di pane; ma il pasto della sera dipende dall'adempimento della condizione: chi non raccoglie, non mangia; e i pių giovani sono, per giunta, battuti. Io li vedeva, la sera in inverno, tremanti per freddo e digiuno, chiedenti, quando la giornata era stata - come in quella stagione č sovente - poco proficua, l'elemosina d'un soldo o di mezzo soldo agli affrettati pedoni, onde raggiungere la somma senza la quale non si attentano di tornare a casa.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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