E provarono cosa pių grave: che l'arti nefande di Talleyrand e Fouchč s'erano praticate dai ministri d'Inghilterra, non per indizî ch'io cospirassi contro lo Stato o m'immischiassi pericolosamente di faccende inglesi, ma per compiacere servilmente a governi stranieri e dispotici, e che ad essi - a Napoli e all'Austria - si trasmettevano regolarmente le cose che parevano pių importanti nelle lettere a me dirette. Molte di quelle cose riguardavano appunto il disegno, da me combattuto, dei due Bandiera, e rivelate suggerirono al governo di Napoli l'atroce pensiero di provocarli, di sedurli, per liberarsene, all'esecuzione. I ministri inglesi s'erano fatti complici di quell'assassinio; e lo sentivano e ne arrossivano. Lord Aberdeen, il gentiluomo pių onorato in Inghilterra per fama d'impeccabile schiettezza e la cui parola era considerata da tutti come sillaba di Vangelo, fu trascinato a mentire sfrontatamente alla Camera. Fatto interrogare da me se si fosse data comunicazione dei segreti contenuti nella mia corrispondenza a governi stranieri, il nobile lord aveva, plaudente la Camera - a quale affermazione di ministri non plaudono le Camere escite dalla legge del privilegio? - risposto: nč una sillaba di quella corrispondenza fu mai sottomessa ad agenti di potenze straniere. Poche settimane dopo, la relazione delle due commissioni investigatrici gli gettava in viso: le informazioni raccolte dalla corrispondenza erano comunicate a un governo straniero. Io scrissi il dė dopo su' giornali, alludendo alle calunnie insinuate contro me da sir James Graham, che quando uomini di Stato scendevano alla parte di falsificatori e bugiardi, non era da stupirsi che fossero anche calunniatori.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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