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      Ma se i più tra gli uomini d'oggi non fossero schiavi d'anima ed educati dalla monarchia a guardare, più che l'uomo, la veste dell'uomo - se rifiutando l'immorale distinzione tra l'uomo politico e il privato e intendendo che al primo, come a quello che si assume una parte educatrice nella nazione corre anzi debito maggiore di scrupolosa onestà, visitassero severamente la colpa - se il dì dopo la menzogna, le sale dei convegni amichevoli si fossero tutte chiuse, come a uomo disonorato, a lord Aberdeen - la lezione sarebbe stata proficua non foss'altro a' suoi successori. Prevalse alla nozione morale il prestigio dell'aristocrazia e dell'alto ufficio; e mentre il paese pur dichiaravasi avverso all'abuso, lasciò che i colpevoli durassero amministratori. Però il segreto delle corrispondenze è oggi come allora, comunque più raramente, violato.
      A me intanto quella violazione additò il momento proprio per trattare davanti l'Inghilterra la causa, fin allora negletta, della mia patria e con uno scritto diretto a sir James Graham cominciai quell'apostolato a pro dell'Italia che diede più tardi origine ad associazioni, riunioni pubbliche e interpellanze parlamentari. Lo intitolai: l'Italia, l'Austria e il Papa, e lo pubblicai in inglese. Fu poi tradotto nella Revue indépendante di Parigi.
      Le prove accumulate in quel libretto a far conoscere lo sgoverno finanziario e amministrativo che pesava sulle provincie italiane soggette all'Austria e al papato sono oggi inutili(49).
      I documenti contenuti in questo volume riguardano un periodo solenne per gloria e sventura, per errori, per insegnamenti e per delusioni.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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