Il simbolo popolare è unico a darle vigore e possibilità di unità. Create una o più monarchie costituzionali: avrete sancita, educata, fortificata la divisione in Italia: avrete di necessità creato un'aristocrazia, elemento indispensabile nel reggimento monarchico costituzionale: avrete forse gettati i germi d'una guerra civile tremenda. Perchè non giova illudersi; cacciato un governo costituzionale nel regno di Napoli, credete voi che il Piemonte e la Lombardia s'uniscano sotto la bandiera di quel re? No. Le gare, le invidie sono sopite perchè il simbolo popolare, che s'è affacciato, non ammette irritabilità d'amor proprio di provincie; ma si ridesteranno formidabili ogni qual volta si parlerà di monarchia. Il Piemonte non subirà mai un re napoletano. Napoli non subirà mai un re piemontese. Avanza dunque una federazione di re italiani. Una federazione di re non ha esistito, nè esisterà mai.
Una federazione non è che un passo mosso verso l'unità, e questa è contraddittoria alla esistenza dinastica dei re. Una lega di re può esistere - esiste; ma contro ai popoli, contro al moto delle idee, non a favore della libertà e delle idee progressive. E d'altra parte, ponete Napoli governata costituzionalmente, come farete cotesta lega? Pacificamente o colle armi? Pacificamente no certo, nè alcuno lo crede. Sarebbe portento tale che supererebbe le difficoltà d'una rivoluzione repubblicana. Colle rivoluzioni non l'avrete mai; perchè, a cagion d'esempio, l'insurrezione ligure non sarà mai che repubblicana(51). Abbiatelo - dalle cagioni in fuori che fanno tendere Genova a separarsi da un re piemontese - come fatto inevitabile, del quale io starei mallevadore sulla mia testa.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Italia Napoli Piemonte Lombardia Piemonte Napoli Genova
|