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      Sogni che sviano dal lavoro e dalle vere terribili cospirazioni - inganni tesi per la millesima volta ai cospiratori di tutti i paesi, senza che questi rinsaviscano mai. Quei progetti che vi seducono gli furono affacciati, non da noi direttamente, chè abbiamo cacciato il guanto e lo manteniamo, ma da gente inspirata da noi e che doveva servirci di esploratrice - affacciati, nel 31, al segno di proporre un re d'Italia che gli fosse figlio: affacciati in altra forma risguardante l'Italia centrale, al tempo dell'occupazione di Ancona - affacciati poco prima della spedizione di Savoja, e ogni volta che si venne alle strette, un ritrarsi è un tradire. Abbiamo prove materiali della politica che qui vi accenno.
      E perch'ei lo sa, perch'ei sa che in lui non avremo fiducia mai, che da noi egli non ha speranza nè di rivelazione nè d'altro, intende a cacciarci in America. E prima che ciò avvenga, potrebbe accadergli ciò che gli troncasse a mezzo la via. Ma per somma disavventura, vi sono, a Parigi specialmente, uomini illusi che vorrebbero ostinarsi a fidare, e vi sono altri a' quali è principio opporsi ad ogni tentativo che non venga da Parigi, e che, non sapendo il come, tentano illudere i nostri concittadini a sperare in progetti, de' quali Luigi Filippo e i suoi agenti ridono di soppiatto. Il nostro Pepe è fra quelli ed alcuni de' nostri e molti dell'Italia centrale. Ma quali? Membri di governi provvisorî, che tradirono la causa italiana alla illusione del non intervento, e non possono in oggi condannarsi da sè, però insistono su quelle miserie.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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