..
E più dopo ancora, il 3 gennajo 1848, io scriveva a Filippo de Boni:
..........Non so con quale occhio vediate ora l'andamento delle cose nostre; ma due fatti son certi: il retrocedere del papa e il pessimo maneggio dei moderati. Abbiamo taciuto: ceduto quanto si poteva; ma non giova. Il silenzio è interpretato come congiura, e sapete che vanno ripetendo per ogni dove ch'io sto maneggiando per un moto repubblicano immediato! Perduto il papa, impazziscono pel primo capitano d'Italia, l'eroe del Trocadero: perduto quello, impazziranno pel Granduca; più tardi Dio sa per chi. Che sperare per la rigenerazione d'Italia da un partito che grida viva il re di Napoli dopo le atrocità di Messina e di Reggio e stende petizioni a quel re imbrattato di sangue? da un partito che predicò nel Risorgimento l'unità d'Italia essere assurda, illegale, funesta? da un partito che ne' suoi giornali comincia a transigere coll'Austriaco e insinua che anche lo Stato del Lombardo-Veneto migliorerà? da un partito ch'è una menzogna in faccia a sè stesso, che si dichiara, in molti de' suoi membri, unitario e nondimeno imprende a educare, terrorizzando, il popolo all'eccellenza del federalismo, salvo, come dicevano in un convegno tenuto in Genova per la Lega, a educarlo più tardi alla eccellenza dell'unità? Coscienza di scrittori e d'apostoli.
Mentr'io vi scriveva, giunge la vostra; e sospendo la mia tirade contro i moderati, dacchè vedo che consentiamo...... Dal vostro silenzio argomento che, voi non avete ricevuto la mia Lettera al papa, ch'egli ebbe in settembre e ch'io ho consentito si stampasse perchè mi pare che da un lato possa far sentire vieppiù il contrasto fra' suoi doveri e la sua attuale condotta, e che dall'altro mantenga saldo il nostro principio dell'unità.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Filippo Boni Italia Trocadero Granduca Dio Italia Napoli Messina Reggio Risorgimento Italia Austriaco Stato Lombardo-Veneto Genova Lega Lettera
|