.........Con tutta l'avversione ch'io ho a Carlo Alberto, carnefice dei migliori miei amici, con tutto il disprezzo che sento per la sua fiacca e codarda natura, con tutte le tendenze popolari che mi fermentano dentro, s'io stimassi Carlo Alberto da tanto da essere veramente ambizioso e unificar l'Italia a suo pro, direi amen.
Ma ei sarà sempre un re della Lega; e l'attitudine militare ch'ei prenderà, se la prenderà non farà che impaurir l'Austria e ritenerla forse nei suoi confini, che i re della Lega rispetteranno; e questo è il peggio.
..........Vidi il nome vostro fra i collaboratori della Concordia. Vorrei foste scelto a dirigere quel giornale. Valerio è una delle migliori anime ch'io mi conosca in Torino; ma minaccia da molto di cadere in quella politica sentimentale creata da taluno fra i neo-cattolici, che perdona tutto, spera tutto da tutti, abbraccia re, popoli, federalisti, unitari, e intende che la risurrezione d'Italia si compia in Arcadia. Il titolo stesso è arcadico. Concordia? Tra chi?......
Tra questa lettera e l'altra indirizzata a Montanelli io scrissi la lettera a Pio IX contenuta in questa edizione. Quello scritto mi fu apposto da uomini deliberati di trovare a ridire quasi deviazione politica e prova a ogni modo di credulità nelle intenzioni del papa. I critici o non lessero o non capirono, per ansia di cogliermi in fallo, la mia lettera. Le forme adottate furono quelle senza le quali, nell'Italia, allora tutta farneticante, non un uomo l'avrebbe letta. Ma la sostanza diceva a Pio IX: "Albeggia un'epoca nuova: una nuova fede deve sottentrare all'antica: questa nuova fede non accetterà interpreti privilegiati fra il popolo e Dio.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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