L'iniziativa d'Italia è l'iniziativa delle nazioni: il 1848 rifatto su più larga scala e con popoli affratellati. La nostra insurrezione è oggimai il solo fatto difficile da compiersi: la guerra è un mero problema di direzione.
Chi non sente il vero di queste linee ch'io scrivo, non intende le condizioni d'Europa, dell'Italia e dell'Austria. Chi sente quel vero e non opera, non proferisca il santo nome di Patria: ei non l'ha e non la merita. Giaccia tacendo; e non lamenti sì che lo odano gli stranieri; nulla è più esoso del guaito dell'uomo che può rompere, volendo, le sue catene.
XII.
Il Comitato Nazionale è disciolto. L'ultima sua parola fu un grido d'azione, quei che posero il loro nome appiedi di quello scritto, non potrebbero oggimai che ripetere ai loro concittadini la stessa parola.
E perchè rimarremmo? per registrare al compianto degli stranieri i nomi dei nostri migliori imprigionati, torturati, strozzati? per dir loro che in Italia i nostri amici si impiccano nelle prigioni come Pezzotti, o tentano di segarsi la gola come Rossetti, per non soggiacere ai pericoli d'un lento martirio? per ricordare ad ogni tanto alla Europa che sulla terra ove, quattro anni addietro, bastò sorgere per vincere; sulla terra dove Roma, Venezia, Brescia, Bologna, Ancona, Messina suscitarono combattendo il plauso dei popoli, oggi l'austriaco governa, come tra un branco di giumenti, adoperando il bastone, adoperandolo sopra uomini e donne? e udirci dire: che! non avete braccia? non avete core? non sentite prepotente sopra ogni altra cosa il bisogno di unirvi tutti in uno sforzo supremo di lotta feroce invincibile?
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Italia Europa Italia Austria Patria Comitato Nazionale Italia Pezzotti Rossetti Europa Roma Venezia Brescia Bologna Ancona Messina
|