Potete annientare il nemico d'Italia in un subito e chiedete perchè lo fareste? Roma andrà altera di dovere per benefizio del mondo rovesciare la rappresentanza dell'autorità spirituale usurpata; non dovrebbe la Lombardia andare altera di poter vibrare un colpo mortale all'autorità temporale? Siete diventati proudhoniani di tanto che una pagina storica - non parlo del dovere - non possa più scuotervi a meritarla?
L'insurrezione di qualunque altra parte d'Italia che precedesse quella di Lombardia, la renderebbe, o impossibile, o assai meno decisiva: ma se anche ciò non fosse, io vi direi sempre: - "l'Austria è tra voi, a voi tocca l'onore dell'iniziativa." -
Oh sventura a voi, che intendete, ma non sentite più le cose ch'io vi dico! Sventura a noi tutti che dobbiamo trovare negli uomini del marzo la freddezza, il piccolo machiavellismo dei corrotti di Francia! Oh, i miei sogni perduti, Emilio! E mi sentiva così santamente orgoglioso in quei giorni, quand'io poteva ripetere a me e agli stranieri: - "Hanno imparato la loro forza; l'Italia è rinata!" -
D'allora in poi io non v'intendo più: cadrei scettico e disperato pensando alla pazienza sovrumana da voi sostituita alla fiamma di patria che avevate comune con me. E credo oramai che non amiate più, che fosse in voi tutti bollore di sangue giovanile, di riazione, di ambizione, di gloria, non adorazione dell'idea, non culto d'Italia. Avete veduto scannare gli amici vostri più cari: avete veduto impiccare, fucilare a dozzine: avete veduto bastonare uomini e donne in Milano; avete esuli vostri a migliaja, avete veduto cose che solleverebbero iloti e negri.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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