- Nč gli estremi pericoli sono scusa a siffatto procedere, perō che nessun pericolo scusa dalla viltā, nč d'altra parte quelle codardie furono generate dalle incertezze degli ultimi momenti d'una rivoluzione caduta, ma furono effetto d'un sistema; del sistema che noi combattiamo; del sistema che parve adottato a infiacchire e sperdere la potenza d'ogni elemento rivoluzionario. - Nove dė prima di quel giorno, invasa Ferrara dagli Austriaci, e sostituita al Comitato Governativo una reggenza a nome del Papa per opera di Flaminio Baratelli, infamissimo tra gli uomini, usciva un bando del Governo Provvisorio bolognese, che parrebbe
dettato dall'Austria, se le firme non fossero, a difendere e giustificare quella infrazione al patto del non-intervento; a coonestare per via di sofismi e d'arguzie forensi quell'atto di guerra aperta; a frenare l'impeto dei cittadini, che correvano all'armi, colle allegazioni del trattato di Vienna, colle esortazioni alla inerzia, colle promesse di pace(73). E Ferrara aveva sette deputati a Bologna, e la unione e la libertā s'erano decretate solennemente! - Or credevano essi gli uomini del governo alle proprie parole o fingevano? Certo i posteri male potranno discernere se in quelli atti predominasse la viltā, o la ignoranza. - E nei primi giorni della insurrezione, quando urgeva dilatare l'incendio per ogni dove, e fomentare lo slancio, le prime voci che gli uomini influenti predicavano ai giovani armati erano voci di moderazione; e il primo giuramento che fu fatto prestare in pubblica piazza fu quello di: SIATE MODERATI; come se vi fosse moderazione possibile prima della vittoria; come se vi fosse altro giuramento in rivoluzione da quello in fuori d'essere, e farsi forti!
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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