Perchè con un pensiero diametralmente opposto a quello di cui noi chiedevamo lo sviluppo, avete pure assunto la nostra assisa, inframmettendovi alle cose nostre? Se non avevate energia o concetto rivoluzionario, dovevate almeno serbare intatta la buona fede. E quando noi vi fidammo l'incarico di condurre la impresa italiana, perchè non rivelaste il vostro sospetto? Perchè le parole che oggi scrivete a giustificarvi anche a spese dell'utile nazionale, non le avete proferite allora, che potevano fruttare utilmente alla patria? O avevate allora sagrificata la vostra opinione alla universale, avevate determinato di tentare le sorti italiane e vedere se mai quella ch'oggi dite utopia fosse una verità - e perchè opraste vilmente? Perchè rifiutaste i mezzi che vi s'offrivano? Perchè chiudeste la via di Roma a quei che il buon senso politico aveva spinto a quella volta? Perchè vietaste l'organizzazione delle milizie che il figlio del conte di San-Leu progettava, e ve ne vantate? Perchè diceste al barone di Stoelting, che non chiedevate se non pace ed amicizia all'Austria, e ve ne vantate? Perchè impediste alla gioventù di promovere una rivoluzione nella Toscana, e ve ne vantate? - O avete falsato il giuramento tacito che prendeste, assumendovi la direzione del moto; avete sostituito il concetto proprio al concetto della nazione; avete tradito il mandato che vi s'era imposto - e allora tacete; non aumentate i vostri torti, scrivendo; non vi paragonate a Kosciusko, e ricordatevi che Kosciusko fu trovato sul campo delle patrie battaglie trafitto dalle palle nemiche!
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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