- L'altro, sfrondando a un tempo superstizioni e credenze, confondendo le forme mutabili delle cose colla sostanza, struggendo - o tentandolo almeno - simbolo e idea, ha snudato i vizî delle credenze, e creduto abolirle; ha rovinato l'altare senza por mente al pensiero che fece di quell'altare un sacrario all'umanità: ha creato il vuoto intorno all'uomo, stimando costituirlo libero; poi, quando s'è avveduto che l'uomo brancolava in quel vuoto, e cercando un appoggio, e non trovandolo, ricadeva alle antiche credenze o a peggiori, lo scetticismo ha sorriso, crollando la testa ed esclamando: l'uomo è un ente debole; non v'è progresso, ma una vicenda eterna di generazioni progressive e di retrograde.
Il progresso esiste, esisteva esisterà, perchè è legge di Dio - nè tirannide civile o sacerdotale può romperla. La vicenda eterna è interpretazione meschina alla gran pagina della storia del mondo data da chi sostituisce nei suoi giudizî, la propria vita, la propria epoca, la propria nazione alla umanità: tronca il nodo, non lo discioglie. L'uomo individuo è debole: l'UOMO collettivo è onnipotente sulla terra ch'ei calca, e l'Associazione moltiplica le sue forze a termine indefinito. Bensì la libertà è altra cosa che una protesta o una negazione contro ciò ch'esiste. La libertà è un ordinamento della facoltà umana all'intento voluto dalla natura; la libertà è una rivelazione di verità alle moltitudini; la libertà è il trionfo d'un principio passato dalle dottrine dei saggi all'approvazione, alla sanzione di tutti; nè senza un principio che vivifichi le forze motrici della società, senza una unità potente che le colleghi, le coordini e le concentri tutte a un sol fine, le rivoluzioni, ossia le conquiste d'un grado di sviluppo e di perfezionamento, riusciranno durevoli mai.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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Dio Associazione
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