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      Gli uomini s'affratellano volentieri nell'odio. Non inalzate bandiera speciale. Lasciate al futuro le questioni intorno alla forma del reggimento che avremo a scegliere. Non usurpate i diritti del popolo. Il popolo, liberata la terra patria, deciderà.
      Il consiglio move da gente ch'ama veramente l'Italia, e si slancerebbe forse tra' primi alla santa crociata. Però, noi lo esponemmo, e lo combatteremo, rispettandolo.
      Dapprima, - e i nostri lettori oggimai lo sanno, ma giova ripeterlo, - la unione di tutti i pareri, di tutte le opinioni, di tutte le credenze in un solo intento, sta per noi, come utopia seducente, ma pericolosa. Se la impresa che noi tentiamo fosse impresa di distruzione e non altro, la concordia non riescirebbe difficile: ma l'epoca, la missione di fondazione si concentra così strettamente alla prima, che noi non possiamo disgiungerle. Le antiche rivoluzioni fallirono in questo, che ordite a raunare i voti, comunque discordi, in un solo concetto generale e non abbastanza determinato, riescono potenti alla prima operazione, inette a compiere la seconda. I cospiratori raccolsero in un voto di rovina ogni sorta d'uomini; non interrogarono che volessero, ma soltanto che non volessero; commisero il resto al tempo. - Insorsero, e facilmente, però che vincevano in numero; ma il dì dopo, quand'era più urgente lo stringersi, gl'insorti apparivano divisi in più campi. - Le forze imponenti a principio, si smembravano in mille simboli, in mille sistemi d'ordinamento civile; perchè l'insurrezione avea, struggendo il nemico comune, restituito ad ognuno la indipendenza; e ogni uomo si sentiva forte a inalzare la bandiera, che gli studî, le passioni e il calcolo gli suggerivano.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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