Lā, nelle mille angherie, nelle vessazioni infinite, nell'insulto perenne d'un insolente potere, d'una esosa aristocrazia, stanno i guai delle moltitudini: di lā avete a trarre quel grido che puō farle sorgere. Gridate all'orecchio del popolo: la tassa prediale v'assorbe la sesta parte o la quinta dell'entrata - le gabelle imposte alle polveri, ai tabacchi, allo zucchero, ed altri generi coloniali, agguagliano la metā del valore - il prezzo del sale, genere di prima necessitā, v'č rincarito di tanto che nč potete distribuirne al bestiame, nč talora potete usarne pur voi medesimi - la necessitā d'adoprare pei menomi atti, per le menome contrattazioni, la carta soggetta al bollo v'č sorgente continua di spesa - i vostri figli sono strappati alle madri, e cacciati nei ranghi di soldati, che v'appunteranno al petto le bajonette, sol che il vostro gemito si faccia potente per salire al trono del tiranno che vi sta sopra; nč v'č speranza per essi di promoversi nelle patrie battaglie a condizione onorevole. Dite al popolo, per te non v'č dritto, - non rappresentanza, - non ufficio - non magistrato speciale - non amore, - non simpatia: v'č pianto, e miseria: v'č oppressione civile, politica, sacerdotale: v'č tirannide del principe, scherno dei subalterni, insulto di soldatesca, prepotenza di privilegio, d'opulenza - perpetuitā di servaggio, palco e scure se t'attenti di romperlo senza vincere! - Poi mormorategli le grandi memorie de' Vespri, di Masaniello, di Legnano, del 1746: narrategli le battaglie di Parigi, di Bruxelles, di Varsavia: narrategli le barricate, le picche, le falci.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Vespri Masaniello Legnano Parigi Bruxelles Varsavia
|