Pure, egli tradiva tutto il segreto dell'esistenza di quel governo, quando deduceva che monarchia non poteva concepirsi senza le classi privilegiate. Voltaire, genio d'azione, di distruzione, creato per la guerra, non per l'ordinamento che segue la vittoria, estremamente superficiale nel contemplare le cose, ma facile ad appassionarsi, e ingegnoso abbastanza per puntellare ogni suo paradosso, si diede non a studiare quella forma, ma a predicarla per ispirito di contrasto, parendogli singolare di combattere il sistema francese con armi d'un vecchio nemico; e ingigantì la perfezione di quell'edificio sociale, come a combattere la religione di Cristo, afferrò Confucio, e intese a far dei Cinesi un popolo di filosofi. Pure le massime di Voltaire trascinavano all'eguaglianza. - L'autorità di quei nomi prevalse intanto e prevale tuttavia in molti a farsi ammiratori fanatici d'un governo, che il tarlo popolare ha minato per ogni dove.
In oggi, la prova è fatta. La lotta s'è guerreggiata in tutte le guise possibili. L'Europa ha tentato le forme, quante erano, della monarchia, senza potersi riposare in alcuna: monarchia assoluta, per diritto divino, monarchia per diritto di forza, monarchia per diritto, come dicono, di popolo. Luigi XVI ha conchiusa la prima, e Carlo X, che volle risuscitare il cadavere, non ebbe la testa mozza sul palco, perchè i costumi erano fatti più miti e la nazione più sicura della propria potenza. Napoleone chiuse la seconda, e certo dopo lui, nessun mortale oserà ritentarla.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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