Potrete spegnerle con una idea? Potrete confonderle con una formola di legge? Le leggi esprimono, non creano fatti. Le razze non si riconciliano colla violenza. E quando crederete averle fuse per via di decreti, quando v'illuderete ad avere statuita unità, troverete anarchia. Abbiamo elementi eterogenei: affrettiamoci a riconoscere i diritti e i bisogni diversi, perchè non irrompano a rivendicarli coll'armi e colla rivolta. I popoli non si governano a illusioni. Quando un fatto è, non giova il dissimularlo: giova ammetterlo anzi tratto, poi moderarne le conseguenze dannose, e trarre da quel fatto il miglior partito possibile. In Italia, il governo federativo è l'unico compatibile col fatto delle divisioni e delle differenze esistenti. Se vorrete il più, avrete il meno. Il concetto delle federazioni è concetto primitivo in Italia. Afferratelo. Con quella forma avrete libertà dentro, e forza al di fuori. Vedete la Svizzera, e le repubbliche americane. E le autorità d'uomini sommi, Montesquieu, Sismondi e altri, convalidano gli argomenti dei fatti. Poi col sistema unitario avrete presto tirannide, se d'una capitale, d'un consesso, d'un unico centro, o d'un re, poco monta. La centralizzazione uccide la libertà delle membra. Da ultimo, repubblica in una piccola estensione di terreno può stare; ma le vaste proporzioni la fanno impossibile."
E quelle voci che ci parevano concordi ai fatti, ci stillavano lentamente il dubbio nell'animo. Il pensiero di Dante(88) e di Machiavelli ci sfumava di mezzo a un caos di forme, di visioni, di sembianze individuali, diverse di costumanze, d'abitudini, di tendenze, e tutte ostili, rivali, nemiche, che le formole di quei politici evocavano davanti a noi.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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