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      Groninga e le provincie unite crebbero e fiorirono prospere e potenti nel secolo XVII: nel secolo XVII, quando la politica europea era nell'infanzia, quando unità vera, libera, popolare non era da trovarsi in Europa e lo stringersi a federazione conteneva tanto omaggio al bisogno d'unione quanto oggi ne conterrebbe il concetto unitario: sofferta la dominazione di Carlo V e la tirannide di Filippo II, uomini di potere unico e concentrato all'estremo: dopo una lunga e sanguinosa rivoluzione che dovea per legge di tutte rivoluzioni fomentare l'istinto del popolo a crearsi uno stato contrario in tutto all'antico: in un paese che la configurazione geografica, l'isole, le lagune e le paludi disseminate nella Frisia, in Groninga, nell'Over-Yssel e nell'altre contrade invitavano all'ordinamento federativo: tra popoli che le abitudini frugali, economiche, operose e dedite esclusivamente al commercio, salvavano da molti dei pericoli che ci minacciano, e facevano idonei a qualunque forma di reggimento, tranne alla tirannide. E son ragioni da porsi a calcolo tutte. Pur, quando venne il momento di levarsi contro la Spagna e riconquistare l'Indipendenza, quelle provincie sentirono un bisogno d'unità e si annodarono attorno a un capo. Gli Orange costituivano nella realtà un vero centro. Ma da quello in fuori, l'ordine federativo era l'unico conveniente in allora alle provincie unite, l'unico che non contrastasse all'elemento in quelle predominante, e chi ricerca le cagioni che dan moto alle istituzioni, e ne trova di particolari, non dovrebbe affrettarsi a desumere assiomi o teorie generali politiche.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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