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      Palesate apertamente quei bisogni; insegnate al proletario quali sieno i suoi diritti; svelate una ad una le colpe, le ingiustizie, le turpitudini di coloro che li governano; condannate ogni atto del Potere che nuoca ad un qualche interesse, che leda un solo diritto. Lottate, lottate: gridate LIBERTÀ nell'orecchio del Popolo. La reazione è l'elemento del secolo. Dirigetela. Nel mezzo l'atmosfera tempestosa che ne avvolge, nel mezzo alla procella politica che c'incalza e preme da ogni lato, non v'illudete(113) a credere che la vostra parola di pace, la vostra debole voce d'uomini religiosi e compresi d'amore, possa essere intesa. Lasciate stare l'avvenire e la sua fede: il presente richiede ogni nostro pensiero. Consecratevi ad esso, e non venite a tediarci col vostro misticismo e colle vostre credenze spiritualiste.
      Quelli che così parlano sono convinti di annientare colle loro apostrofi i sognatori.
      E, nondimeno, quegli stessi uomini sono in preda allo sconforto; tacciono o maledicono. Cento volte hanno creduto adempiere il compito loro; e cento volte hanno dovuto rifarsi da capo. Tutto ciò ch'essi dicono, è stato detto: tutto ciò che fanno, è stato fatto; ma sempre inutilmente. Tutta la guerra d'analisi, tutta l'opposizione di dettaglio e d'applicazioni, che oggi ci viene consigliata, ha raggiunto in Francia il suo più alto grado di possibile svolgimento. E a qual punto si trova ora la Francia? È stata travolta di rovina in rovina; dalla Rivoluzione all'Impero; dall'Impero alla monarchia dei Borboni; da Carlo X a Luigi Filippo.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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