Quando Firenze era libera, repubblica nota e rispettata in Europa, i vostri padri si ordinavano per arti e mestieri, si chiamavano alteramente lanajuoli, setajuoli, conciatori di pelli, si raccoglievano sotto i loro gonfaloni ad esprimere i loro bisogni e la loro volontà. Diffidereste in oggi degli uomini che vi chiamano ad ordinarvi per raggiungere quella eguaglianza che non esiste finora per voi, e che nessuno finora ha tentato darvi, solo perchè l'ordinarvi a un lavoro speciale implica che voi non l'avete raggiunta? Se voi preferite il nome alla cosa - se vi pare che il confondervi in un lavoro esclusivamente politico coi vostri concittadini, sulla terra straniera, senza indizio delle vostre condizioni presenti, sia da preferirsi al tentare un riordinamento sociale che vi darà, quando che sia, nella vostra patria, non diritti nominali, ma esercizio reale di diritti e doveri cittadineschi, - rimanetevi separati da noi. Dove no, fate senno. Fate senno degli esempî patrî; fate senno, poichè pur troppo voi guardate anch'oggi con più attenzione alle cose altrui che non alle vostre, degli esempî stranieri. A che son dovuti i progressi che la questione sociale ha fatto da dieci anni in Francia ed in Inghilterra, se non alle associazioni degli operai? Da che deriva la tendenza abituale in oggi negli organi della classe media a discutere i punti, negletti dieci anni sono, del miglioramento delle classi povere e dell'ordinamento del lavoro, se non dai giornali che in Francia ed in Inghilterra gli operai stessi dirigono(117)? Sarete illusi sempre e sempre traditi, operai italiani, finchè non seguirete siffatti esempî, finchè non intenderete che prima di partecipare nei cangiamenti politici cogli altri elementi, l'elemento del lavoro ha da ottenersi cittadinanza nello Stato, ch'oggi non l'ha, e che a conquistarla è indispensabile l'associazione.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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