Tra i fatti - e non ne eccettuo il morire - che onoreranno il nome dei fratelli Bandiera tra i posteri, parmi che questo del rifiuto di sottomettersi, a fronte anche delle supplicazioni materne, sarà tenuto il più degno. E so di molti pur troppo che dissentiranno da me e avrebbero non solamente ceduto, ma adonestato il loro cedere di belle parole sugli obblighi del sangue, sulla onnipotenza dei moti del cuore e sugli affetti di famiglia anteriori e superiori ad ogni altro: frasi tutte che suonano commoventissime a chi non s'addentra, ma che a me pajono veramente significare: noi siamo egoisti che tentiamo inalzare l'egoismo a virtù. Oggi, generalmente parlando, non s'ama. L'amore, la più santa cosa che Dio abbia dato all'uomo come promessa di sviluppo di vita, s'è fatto, sotto l'ugne d'arpia del secolo profanatore, una lordura di sensi, un bisogno febbrile, un istinto di bruti: la famiglia, simbolo del modo con che si compie nell'universo l'incessante operazione di Dio e germe della società s'è convertita in una negazione d'ogni vocazione, d'ogni dovere sociale: il maschio e la femmina hanno cancellato l'UOMO e la DONNA. Le povere madri in Italia, schiave anch'esse d'una tristissima educazione e nulle nell'ordinamento sociale, predicano trepidanti ai figli la sommessione al potente qualunque ei sia; i padri che sanno come al limitare d'ogni famiglia veglia una spia, li ammaestrano alla diffidenza e all'isolamento, e le fanciulle innamorate balzano di gioja quando alle loro istanze s'odono rispondere dall'amato: io vivrò per te sola; poi d'amanti beate di frenesie senza nome riescono per lo più infelicissime mogli, perch'io ho sempre veduto mariti pessimi e tiepidi amici i pessimi tra' cittadini.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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