Pagina (685/1484)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il nome dei Bandiera influente nel Lombardo-Veneto, e quello di Ricciotti potente assai nelle Marche, erano pressochè ignoti tra le popolazioni delle Calabrie. E quanto a tender l'insidia, il fermento lasciato negli spiriti dal tentativo di Cosenza, i decreti regi che sottomettevano ai rigori di leggi repressive straordinarie le due provincie, e la fuga nelle foreste di molti pericolanti, dovevano dar sembianza di vero a quante voci d'insurrezioni iniziate o imminenti avrebbero suonato all'orecchio degli esuli di Corfù.
      Per tutto il mese di maggio e sul cominciare del giugno siffatte voci abbondarono stranamente moltiplicate a Corfù: recatevi da capitani ignoti di barche mercantili provenienti da Cotrone, da Rossano, da Taranto, da più altri punti. Dicevano le montagne di Cosenza, Scigliano e San Giovanni in Fiore, popolate, gremite d'insorti armati, nudriti con viveri mandati dalle città, determinati ad agire e solamente incerti del come. Dicevano gl'insorti mancanti unicamente di capi eguali all'impresa, desiderosi d'alcuni uomini militari scelti fra gli esuli influenti a rappresentare in Calabria l'unità del Pensiero Italiano anzi queruli dell'indugio e di ciò che pareva ad essi diffidenza o tiepidezza negli esuli. Aggiungevano le spiagge non essere custodite più severamente del solito e facilissimo il passaggio da quelle ai luoghi dove si tenevan gl'insorti. Un capitano austriaco proveniente da Rossano affermava che in un bosco distante mezz'ora dalla città stava una buona mano d'insorti che assalivano quasi ogni notte la gendarmeria.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





Bandiera Lombardo-Veneto Ricciotti Marche Calabrie Cosenza Corfù Corfù Cotrone Rossano Taranto Cosenza Scigliano San Giovanni Fiore Calabria Pensiero Italiano Rossano