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      Essi solo potranno farci riguardare come non degeneri nepoti dei più grandi che portarono lo splendore del nome italiano in ogni angolo del mondo conosciuto; essi solo ci permetteranno lasciare ai nostri figli una patria libera, unita, indipendente, e gloriosa.
      In nome degli esuli italiani sbarcati:
     
      ATTILIO BANDIERA,
      NICOLA RICCIOTTI,
      EMILIO BANDIERA.
     
     
     
      LIBERTÀ, EGUAGLIANZA, UMANITÀ.
      INDIPENDENZA, UNITÀ.
     
      CALABRESI!
     
      Al grido de' vostri fatti, all'annunzio del giuramento che avete giurato, noi attraverso ostacoli e pericoli, dalla prossima terra d'esilio siam venuti a schierarci fra le vostre file, a combattere le vostre battaglie ed ammirare la bandiera dell'Italia repubblicana, che avete coraggiosamente sollevata. - Vinceremo o moriremo con voi, Calabresi, grideremo come voi avete gridato, che scopo comune è di costituire l'Italia e le sue isole in nazionalità libera, una, indipendente; con voi combatteremo quanti despoti ci combatteranno, quanti stranieri ci vorranno schiavi ed oppressi. Calabresi, non è epoca remota quella in cui avete distrutto SESSANTAMILA invasori condotti da un Italiano, il più grande dei capitani di Napoleone; armatevi della energia di allora, e preparatevi all'assalto degli Austriaci, che vi riguardano loro vassalli, vi sfidano, e vi chiamano BRIGANTI.
      Continuate, o Calabresi, nella generosa via, che avete dimostrato voler unicamente percorrere, e l'Italia resa grande ed indipendente, chiamerà la vostra la benedetta delle sue terre, il nido della sua libertà, il primo campo delle sue vittorie.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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