Voi dunque avete, beatissimo padre, immensi doveri: Dio li misura a seconda dei mezzi ch'ei concede alle sue creature. L'Europa è in una crisi tremenda di dubbî e di desiderî. Per opera del tempo, affrettata dai vostri predecessori e dall'alta gerarchia della Chiesa, le credenze son morte; il cattolicismo s'è perduto nel dispotismo: il protestantismo si perde nell'anarchia. Guardatevi intorno: troverete superstiziosi o ipocriti; non credenti. L'intelletto cammina nel vuoto. I tristi adorano il calcolo, i beni materiali: i buoni invocano e sperano: nessuno crede. I re, i governi, le classi dominatrici combatton per un potere usurpato, illegittimo, dacchè non rappresenta culto di verità, nè disposizione a sagrificarsi pel bene di tutti: i popoli combattono perchè soffrono, perchè vorrebbero alla volta loro godere: nessuno combatte pel dovere; nessuno, perchè la guerra contro il male e la menzogna è una guerra santa, la crociata di Dio. Noi non abbiamo più cielo: quindi non abbiamo più società.
Non v'illudete, beatissimo padre: questo è lo stato d'Europa. Ma l'umanità non può vivere senza cielo. L'idea società non è che una conseguenza dell'idea religione. Avremo dunque, più o meno rapidamente, religione e cielo.
L'avremo, non dai re e dalle classi privilegiate: la loro condizione stessa esclude l'amore, anima di tutte le religioni: ma dal popolo. Lo spirito di Dio discende sui molti, radunati in suo nome. Il popolo ha patito per secoli sulla croce; e Dio lo benedirà d'una fede.
Voi potete, beatissimo padre, affrettar quel momento.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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