È spettacolo grande e degno di Dio; spettacolo profetico della sua vita, che sommove in oggi le moltitudini, come l'alito dell'alba sommove l'addormentata campagna e le inonderà tra non molto d'una nuova immensa potenza e d'un nuovo amore, come il sole inonda, abbraccia la natura, ridesta di luce e calore. A nessuno, qualunque sia l'ostacolo ch'egli incontra, è lecito sconfortarsi senza ateismo. A nessuno, qualunque sia l'apparenza delle cose che gli suggerisce un'opinione o giudizio, è lecito far altro che presentir l'avvenire e dirlo fraternamente. Soccorrimi, o Dio, mormora l'abitatore delle spiaggie della Brettagna: Il mare è sì vasto e la mia nave è sì piccola! E noi siam tutti simili all'abitatore della Brettagna. Vasto è il mare d'un popolo che si ricrea a nuova vita: infiniti, incerti sono gli orizzonti che si rivelano successivi a chi rivive con esso, e l'intelletto, alimentato, spronato, determinato ne' suoi giudizî dai fatti dell'oggi, è sì piccola cosa!
L'intelletto suscitato dalle speranze e dai timori dell'oggi, è in una fase transitoria come il mondo che gli s'agita intorno e su cui si esercita: e vorremmo ricordarlo a quanti nostri fratelli parlano o scrivono intorno a' destini politici del paese. Noi non siamo in tempi normali. Ogni giorno rivela un nuovo elemento d'azione, una facoltà, una tendenza che ci era ignota. Ogni giorno sospinge innanzi d'un passo il nostro popolo; e i passi d'un popolo sono i passi del Nettuno omerico. In tempi siffatti, sopra un terreno vulcanico,davanti a un popolo inteso in sobbollimento d'affetti, di voti, d'aspirazioni, d'istinti, l'assoluto nelle opinioni è gravissimo errore, l'intolleranza una colpa, colpa, diciamo, non verso gl'individui, che poco importa, ma verso l'avvenire, verso i fati non decisi della nazione.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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