Senza noi, senza le nostre agitazioni del 1843, senza il nostro martirio, voi non avreste avuto un papa che intese, comunque per brevi giorni, unica speranza di vita riposata, per lui essere oggimai il dare o promettere soddisfazione a' bisogni dei sudditi. Senza noi, senza la continua nostra minaccia di peggio ai governi, voi non avreste oggi la libertā omiopatica che vi concede insultarci e che non č, voi lo sapete, se non concessione. Voi tacevate quando i nostri morivano. Sorgeste, come pianta parassitica all'albero della libertā, sull'opera nostra. La nostra lotta ha data dal 1814, dal giorno in che l'Austria rimise piede su terra lombarda; e voi v'ordinaste a partito tre anni sono quando appunto il nostro lavoro e i tentativi provocati da noi vi dimostrarono che l'opinione nazionale era, in Italia, giunta sino ad esser potenza e v'illusero a credere che quella opinione potesse - voi direste salire, - io dirō scendere sino al core d'un re."
IX.
Queste cose e ben altre noi avremmo potuto rispondere agli accusatori imprudenti: noi potevamo provare ch'essi, non tutti ma pressochč tutti, mentivano egualmente ai principi e ai popoli. Ma che importava a noi della nostra e della loro meschina persona? Profondamente convinti che senza moralitā politica non si rigenera un popolo, potevamo forse ingannarci nell'altra nostra credenza che nč papa nč re potesse oggimai dar salute all'Italia; e tanto bastava perchč tacessimo. Tacemmo dunque. Il tempo maturava ben altra risposta che quella che avremmo potuto dar noi.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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