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      Volete tutti che un'Italia sia? Dica l'Italia come vuol essere e sotto quali forme la vita nazionale che Dio le comanda deve emergere rappresentata a tutti i suoi figli e ai popoli dell'Europa.... Sorga e s'accolga in Roma non una dieta, ma l'ASSEMBLEA NAZIONALE COSTITUENTE ITALIANA, eletta, non per divisioni di Stati esistenti, ma con eguaglianza di circoscrizioni, e con una sola legge elettorale, dall'universitą dei cittadini d'Italia. Preparino gl'ingegni a questa le vie. S'interroghi il paese sui proprī fati. Fino a quel giorno, voi rimarrete, checchč concertiate, nel provvisorio."
      E il 12 giugno: "Non v'č nč puņ esservi che una sola metropoli, ROMA. Non v'č nč puņ esservi che una sola costituente: L'ASSEMBLEA NAZIONALE COSTITUENTE ITALIANA."
      Ed io cito queste linee a provare come i repubblicani, rimproverati continuamente d'intolleranza da chi non ricusa combattere coll'arme sleale della calunnia, curvassero primi la fronte, anche quand'altri violava sfrontatamente le sue promesse, davanti la maestą popolare. Ma chi fu giusto mai coi repubblicani? Non affermava il conte Balbo nel suo libro delle Speranze d'Italia che gli unitarī della Giovine Italia volevano le repubblichette del medio evo?
     
     
      XVI.
     
      Il moto che segretamente dal 1815 in poi, e palesemente da tre anni, agita la nostra contrada, č moto nazionale anzi tutto. E dicendo nazionale io non intendo moto puramente d'indipendenza, riazione cieca e senza nobile intento di razza oppressa contro una razza straniera che opprime.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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