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      I pių, tra quei che lavoravano a prefiggerlo duce all'impresa, lo confessavano tale. Taluni fra i suoi famigliari susurravano che egli era minacciato d'insania. Era l'Amleto della monarchia.
      Con uomo siffatto, non poteva di certo compirsi l'impresa italiana.
      Metternich, ingegno non potente ma logico, aveva giudicato da lungo lui e gli altri: perō, nel dispaccio citato, ei diceva: La monarchia italiana non entra nei disegni dei faziosi.... una ragione pratica deve stornarli dall'idea d'una Italia monarchica; il re possibile di questa monarchia non esiste al di lā nč al di qua delle Alpi. Essi camminano verso la repubblica... -
      I moderati, ingegni nč potenti nč logici, intendevano essi pure che, s'anche avesse voluto, Carlo Alberto non avrebbe potuto e non era da tanto, ma transigevano coll'intento, e all'ITALIA invocata sostituivano il concettino d'una Italia del nord. Era fra tutti concetti il pessimo che mente umana potesse ideare.
      Il regno dell'Italia settentrionale sotto il re di Piemonte avrebbe potuto essere un semplice fatto creato dalla vittoria, accettato dalla riconoscenza, subėto dagli altri principi per impossibilitā di distruggerlo; ma gittato in via di programma anteriore ai primordî del fatto, era il pomo della discordia, lā dove la pių alta concordia era necessaria. Era un guanto di sfida cacciato, colla negazione dell'unitā, agli unitarî - un sopruso, sostituendo alla volontā nazionale la volontā della parte monarchica, ai repubblicani - una ferita alla Lombardia che volea confondersi nell'Italia, non sagrificare la propria individualitā a un'altra provincia italiana - una minaccia all'aristocrazia torinese che paventava il contatto assorbente della democrazia milanese - un ingrandimento sospetto alla Francia perchč dato a una potenza monarchica avversa da lunghi anni alle tendenze e ai moti francesi - un pretesto somministrato ai principi d'Italia per distaccarsi dalla crociata verso la quale i popoli li spingevano - una semenza di gelosia messa nel core del papa - un aggelamento d'entusiasmo in tutti coloro che volevano bensė porre l'opera, e occorrendo, la vita in una impresa nazionale, ma non in una speculazione d'egoismo dinastico.


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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano
pagine 1484

   





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