Scegliete tre uomini, monarchici o repubblicani non monta, che sappiano e vogliano e siano, se non amati, non disprezzati dal popolo. Commettete ad essi, sotto pretesto delle soverchie vostre faccende o d'altro, ogni cura, ogni autoritą per le cose di guerra. Da essi emanino domani gli atti ch'io vi propongo. Intorno ad essi noi tutti ci stringeremo e staremo mallevadori del popolo". Tra le cose che si proponevano era la leva della totalitą delle cinque classi quando al governo pareva soverchia la leva delle prime tre, e ne indugiava la convocazione al finire d'agosto, perchč i contadini potessero attendere pacificamente al ricolto. E rispondevano la bestemmia che i contadini erano austriaci d'animo e di tendenze: i poveri contadini delle prime due classi tumultuavano intanto contro i chirurghi che ne respingevano alcuni siccome inetti al servizio. Io insisteva perchč almeno si rifacesse una chiamata ai volontarī e mi poneva mallevadore, certo che l'esempio sarebbe seguito in ogni cittą per la formazione d'una legione di mille volontarī in Milano, purchč mi fosse concesso d'affiggere un invito e sottoscrivere prima il mio nome. E partiva applaudito e con promessa d'assenso.
Due giorni dopo, l'assenso all'arruolamento dei volontarī era rivocato. E quanto al comitato di guerra, fu trasformato in comitato di difesa pel Veneto e subito dopo in commissione di soccorsi al Veneto composta di membri del governo, e finalmente in nulla. Il segretario faccendiere di Carlo Alberto, Castagneto, aveva detto: "Che al re non piaceva di trovarsi un esercito di nemici alle spalle".
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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