Questi abusi, questi artificî vi furono noti, o signori! voi riceveste lagnanze e prove; alcuni tra noi ricordano parole vostre in proposito, e le ridiranno, s'altro non giova, alla storia. Era obbligo vostro santissimo punire quei tentativi, illuminare colla vostra parola pubblica le illuse popolazioni; ridire ad esse, ridire a tutti il vostro programma e le ragioni che militavano a mantenerlo, diffonderlo con tutti i mezzi che stavano in mano vostra per ogni dove; invocare l'amore al paese e il senso diritto de' vostri concittadini. Voi nol faceste, e mentre l'agitazione prodotta da mene siffatte nel popolo inconscio domandava a sedarsi una vostra parola, e molti fra gli onesti d'ogni partito vi traducevano questa dimanda, voi ricusaste; voi vi ravvolgeste in un silenzio funestissimo, inesplicabile; voi lasciaste procedere, immobili, quella condizione di cose; ed oggi voi l'invocate, esagerandola, a scolparvi della violazione al programma accettato dalla nazione; oggi, mentre l'amore al paese e il senso diritto de' Lombardi cominciano a diminuire, per opera propria, i pericoli - oggi che da talune delle città traviate cominciano a giungervi, non provocate da voi, prove di ritorno a più giusto sentire e proteste di adesione all'antico programma - il vostro decreto del 12 lo sacrifica, sanziona quei procedimenti funesti e chiama i cittadini non preparati a decidere in un subito le sorti del paese con un metodo illegale, illiberale, indecoroso, architettato al trionfo esclusivo d'un'opinione sull'altra.
| |
Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
|
|
Lombardi
|