La notte dal 2 al 3 agosto, Fanti e Restelli si recavano a Lodi par chiedere a Carlo Alberto quali fossero le sue intenzioni: nol videro, ma ebbero dichiarazione dal generale Bava "che il re moverebbe a difender Milano". Vidi Fanti al ritorno e presentii la rovina. Ei dovrebbe or ricordarsi ch'io lo scongiurava di preparare i disegni della difesa come se l'esercito piemontese venisse per girsene. Egli, militare - i fatti posteriori lo hanno pur troppo chiarito - pił ch'altro, e affascinato dai quaranta mila difensori soldati, sorrideva del mio scetticismo.
Il 3, comparve, munito di regio decreto che lo instituiva commissario militare, un generale Olivieri, il quale con altri due, il marchese Montezemolo e il marchese Strigelli, s'assumeva, in nome della fusione, ogni potestą esecutiva. Io vidi i tre, intesi le loro parole alla moltitudine raccolta sotto il palazzo, rividi Fanti, corsi le vie di Milano, studiai gli aspetti e i discorsi; e disperai. Il popolo si credeva salvo; era dunque irrevocabilmente perduto. Lasciai la cittą, Dio solo sa con che core, e raggiunsi in Bergamo la colonna di Garibaldi.
Il dģ dopo, Carlo Alberto entrava in Milano.
Com'egli recasse la capitolazione con sč e nondimeno promettesse difesa, e ordinasse incendī d'edificī che potevano giovare al nemico - come il 4 ei giurasse per sč, pe' suoi figli, e pe' suoi soldati, a una deputazione della guardia nazionale, e il 5, mentre tutta Milano era un fremito di battaglia, egli e i suoi dichiarassero a un tratto la capitolazione un fatto compito - come, all'udirlo, la popolazione ardesse d'immenso furore; e le minaccie al re, le scene del palazzo Greppi; le nuove promesse parlate e scritte di Carlo Alberto ch'egli, commosso dall'unanime volere del popolo, combatterebbe fino alla morte; e quasi a un tempo, la fuga segreta e codarda, con tali particolari da infamare in perpetuo la monarchia - sono cose da vedersi documentate nella relazione del comitato di difesa e nel tremendo capitolo, intitolato La consegna, del libro di Cattaneo.
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Scritti
Politica ed Economia
di Giuseppe Mazzini
Editore Sonzogno Milano pagine 1484 |
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